Elettrostimolazione funzionale
del pavimento pelvico


Significato clinico

Elettrostimolazione pavimento pelvico L’elettrostimolazione funzionale è una tecnica passiva, che produce una stimolazione ciclica della muscolatura pelvica e delle strutture nervose migliorandone l’elasticità, la viscosità, la distensibilità, il trofismo muscolare inducendo una ipertrofia e quindi un incremento della capacità contrattile e della resistenza delle fibre muscolari residue del pavimento pelvico.
Comporta inoltre un aumento della sensibilità.
Presenta pertanto un effetto di tipo centrale determinando riorganizzazione dei sistemi neuronali, coordinazione e presa di coscienza individuale del pavimento pelvico ed un effetto di tipo periferico con conseguente contrazione dei muscoli del pavimento pelvico ed intervento sulle sensibilità viscerali. Questa tecnica, ormai ben conosciuta ed universalmente utilizzata, trova il suo principale campo di applicazione nell’incontinenza urinaria e fecale, nella stitichezza, nei prolassi, nei dolori pelvici, in alcune disfunzioni sessuali, nelle vestibuliti e nel post-partum.
Traggono notevole miglioramento le stipsi retto-anali, da difetto della motilità perineale e degli sfinteri (dissinergia del pavimento pelvico, sindrome del pavimento pelvico, sindrome del perineo discendente, stipsi espulsiva ecc.). Spesso abbiamo avuto buoni risultati nelle stipsi coliche  con supporto di una terapia dietetica ed eventualmente di una terapia farmacologia costituita da regolatori della motilità e da blandi ansiolitici, escludendo tassativamente i lassativi.

Preparazione iniziale

Nessuna

Metodica di esecuzione

Avviene mediante l’utilizzo di sonda personale anale o vaginale, collegata ad un sistema computerizzato che invia stimolazioni intermittenti con corrente alternata a bassa frequenza. La terapia avviene in assoluta distensione, senza il minimo disturbo per il paziente. E’ priva di qualsiasi effetto collaterale e presenta notevole efficacia terapeutica.

Materiali di supporto previsti

Nessuno

Controindicazioni all’elettroterapia

Portatori di pace-markers non schermati, emorroidi in fase acuta,ferite e abrasioni delle mucose, infezioni urinarie in atto, infezioni vaginali in atto, importanti prolassi vaginali, disuria e ritenzione urinaria, reflusso vescica-uretrale, neoplasie distrettuali, gravidanza, denervazione perineale completa, perdite di sangue fuori dal periodo mestruale, mestruazioni in atto (motivi psicologici), pregressa radioterapia loco-regionale, non integrità sfinteriale o almeno dello sfintere esterno.
NB. La spirale non è una controindicazione in bassa frequenza.

Prima scelta terapeutica

  • Successo nell’80/95%
  • Di tipo conservativo
  • Non effetti collaterali
  • Non rischio per il paziente
  • Ottima compliance
  • Ripetibile
  • Non assunzione di farmaci
  • Notevole risparmio per la collettività (patologia molto frequente)
  • Non coinvolge solo gli anziani
  • Migliora la qualità della vita