Affidati all’esperienza
Fin dalla prima infanzia ho sempre considerato il medico come una persona particolare,
carismatica, "indispensabile" che doveva svolgere una missione.
Ricordo con grande nostalgia, quando ero ammalato da bambino, che aspettavo con ansia
e trepidazione, insieme ai miei genitori, quello straordinario medico di famiglia di un tempo.
Quando avevo quattro anni, per Natale, il mio medico venuto a visitarmi perché avevo la febbre
mi regalò il libro di Pinocchio, che ancora custodisco gelosamente nella mia biblioteca.
Tutto questo, forse, ha contribuito a sviluppare
in me fin da giovanissimo una forte attrazione per lo studio della medicina e la
conseguente opera di abnegazione nei confronti del prossimo.
A ventiquattro anni ero già laureato, in un periodo dove non esistevano ancora le varie
specializzazioni ad esclusione della chirurgia, neurologia, oculistica, otorinolaringoiatria,
dermatologia, urologia e ginecologia.
Allora già frequentavo la Clinica Medica dell’Ospedale Policlinico di Milano diretta dal
Prof. Elio Polli e la figura più importante era rappresentata dall’ Internista, che doveva praticamente
conoscere quasi tutto il corpo umano ossia gli apparati cardiocircolatorio, respiratorio, digerente,
urinario, riproduttivo ed i rispettivi metabolismi.
Ho sempre cercato di studiare ed approfondire il corpo nella sua globalità così da poter capire
l’organismo nel suo insieme.
Altro aspetto importante in medicina è quello di saper comunicare con il paziente, saperlo ascoltare,
comprendere le sue ansie ed i suoi dolori, chiarire i suoi dubbi e le sue incertezze, essere sempre
presente quando è possibile.
Ho sempre cercato di unire scienza e coscienza convinto che l’uomo è carne e spirito.
Mi sono pertanto specializzato in medicina interna e in gastroenterologia, focalizzando l’interesse successivamente
sull’apparato gastroenterico, sul fegato e sul pancreas.
Nel corso della mia professione mi sono accorto dell’importanza dell’alimentazione e della
educazione alimentare per la salute dell’uomo. Praticamente non esiste patologia che non abbia
necessità in primo luogo di un trattamento alimentare. Si pensi all’ipertensione arteriosa, alla
ipercolesterolemia, al diabete mellito, alle malattie del fegato e del rene, all’obesità solo per
citare alcune patologie dove la dieta è fondamentale.
Dal 1989 con l’avvento dell’elettroterapia ho cominciato ad interessarmi di riabilitazione
della stipsi, patologia di frequentissimo riscontro nel mio studio. Il passaggio successivo
alla riabilitazione del Pavimento Pelvico nel suo insieme è stata una naturale conseguenza.
Sono passato quindi alla riabilitazione dell’incontinenza fecale e urinaria ed infine dei
dolori pelvici acuti e cronici compresa la vestibulite, il vaginismo e l’anismo.
Ho sempre pensato alla medicina come ad un’arte, contrariamente ai concetti organicistici attuali,
forse anche per la mia indole pittorica. I quadri presentati nel mio sito sono un mio hobby.